Andrea Van Cleef
psych-folk
Singer/songwriter. Acoustic, baritone psych-folk music.
Andrea Van Cleef è nato in una piccola città vicino alle Alpi del Nord Italia.
Dopo aver trascorso i suoi anni post-adolescenziali facendo vari lavori (pittore, autista, addetto alle consegne, alcuni modelli …) e suonando chitarra e basso in diversi abiti da garage punk, fonda la sua prima vera band, gli oscuranti altoscuri Bogartz. Comincia a cantare perché nessuno nella band vuole cantare e da allora non si è più fermato.
Nel 2002 i Bogartz pubblicano il loro album di debutto: "Honeymoons in the desert" (MooRec / IRD). Guadagna recensioni rare e uno status di culto per la band. Durante le esibizioni dal vivo per promuovere il disco, la band si impiglia nella grande rete di etichette. Tre anni sono persi nello sforzo della direzione di smussare il margine della loro musica, e alla fine del 2005, la Bogartz la chiama smettere.
Andrea rilascia quindi il primo EP sotto il moniker di Van Cleef Continental.
"8 shots, 8 failure", l'EP, è poi seguito nel 2009 da "Red Sisters", che viene rilasciato negli Stati Uniti (Steam Machine Records, con distribuzione CdBaby) e in Europa da CasaMolloy / Audioglobe.
Il primo singolo, la resa della band di Moonlight Shadow di Mike Oldfield, è un piccolo successo radiofonico, e il disco guadagna giudizi estatici sulla stampa nazionale; la band organizza numerosi tour per promuoverla, suonando nei club e importanti festival open air italiani, condividendo il palco con Willard Grant Conspiracy, Dead Meadow e Gaslight Anthem, tra gli altri.
Nel 2010, Andrea inizia a girare da solo, per la prima volta, a suonare le canzoni della sua band e le versioni di cover selezionate di altri artisti. Durante il tour (57 concerti in tutta Italia e Svizzera) inizia a sentire l'esigenza di registrare nuove canzoni in stile cantante / cantautore. E inizia a scrivere nuove canzoni.
Con "Sundog", per la prima volta, il cantautore / musicista / produttore Andrea Van Cleef suona canzoni acustiche, e il suo caratteristico baritono non è circondato da tamburi tonanti e chitarre e bassi overdrive.
La sua musica qui è una reinterpretazione della musica popolare sperimentale dei primi anni '70, fusa con la sensibilità del cantautorato.
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