I Diamanti
Un regista convoca le sue attrici preferite, quelle con cui ha lavorato e quelle che ha amato. Vuole fare un film sulle donne ma non svela molto: le osserva, prende spunto, si fa ispirare, finché il suo immaginario non le catapulta in un’altra epoca, in un passato dove il rumore delle macchine da cucire riempie un luogo di lavoro gestito e popolato da donne, dove gli uomini hanno piccoli ruoli marginali e il cinema può essere raccontato da un altro punto di vista: quello del costume. Tra solitudini, passioni, ansie, mancanze strazianti e legami indissolubili, realtà e finzione si compenetrano, così come la vita delle attrici con quella dei personaggi, la competizione con la sorellanza, il visibile con l’invisibile. Diamanti si concentra su un mese forsennato, con la sartoria è impegnata su più fronti, in particolare nell’impresa di completare i costumi di un kolossal ambientato nel Settecento (le indicazioni della costumista sono chiare: evitare la deriva documentaristica, seguire l’istinto, ricorrere alla fantasia).
Regia: Ferzan Özpetek
Attori: Jasmine Trinca, Luisa Ranieri, Sara Bosi, Loredana Cannata, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Milena Mancini, Paola Minaccioni, Elena Sofia Ricci
Sceneggiatura: Ferzan Özpetek, Carlotta Corradi, Elisa Casseri
Scenografia: Deniz Göktürk Kobanbay
Paese: Italia
Durata: 135
Genere: DRAMMATICO
Produzione: MARCO BELARDI PER GREENBOO PRODUCTION, IN COLLABORAZIONE CON VISION DISTRIBUTION
Distribuzione: VISION DISTRIBUTION
Siamo nel 1974, certo, ma la Sartoria Canova è un mondo a parte incastonato tra muri “parlanti” (con murales ovviamente femminili) e strade senza traffico (quasi precluse a quelle auto che portano morte), un altrove che trascende la cronaca e appartiene alla mitologia, abitato da personaggi barricati nel ricordo (gli amori perduti e le figlie perse che impediscono di vivere serenamente), nella nostalgia (Mara Venier ex soubrette reinventarsi cuoca), nelle bugie a cui vogliamo credere (Anna Ferzetti che rimpiange il forse agiato compagno turco), nella reticenza (la liaison segreta di Lunetta Savino, le violenze domestiche subite da Milena Mancini), nel divismo (Carla Signoris e Kasia Smutniak che si scontrano), nell’ansia da prestazione (Vanessa Scalera costumista da Oscar).
PREZZI
– Ingresso unico € 6,00 (gratuito sotto i 4 anni)
-Ridotto NOI oratori € 5,00
-Ridotto SOCI LA BARRIERA € 4,00
-Abbonamento 10 ingressi (non nominale) € 50,00
-Abbonamento 10 ingressi SOCI LA BARRIERA € 40,00