Art on Stage
è lieta di presentare la mostra del maestro
Giacomo Lusso, “Dal mare i segni – da Albissola alla corte di Ludovico”
curata da Gaia Rotango
Il titolo indica che l'oggetto non è la collocazione statica di opere ma un percorso che vuole essere azione concettuale. I segni, centro della poetica dell'artista, sono una costante iconica proposti in diverse sfumature e gestualità, dal senso spirituale e catartico. Hanno una funzione dinamica, giungono muti dal mare della costa ligure, da Albissola Marina, noto paese di artisti dove Lusso vive e lavora, al Castello di Ludovico il Moro, come se fosse stato scelto quale mecenate.
Lusso è originario di Malles Venosta BZ ma trova nella piccola città ligure un contesto storico fertile e fervente dal punto di vista artistico, infatti negli anni '60 tra i carruggi di Albissola si incontrano diversi maestri delle avanguardie da Fontana a Manzoni, fino a Jorn e Lam, si sviluppa un centro artistico di richiamo internazionale e una forte tradizione di ceramisti ancora oggi di grande rilievo.
Il suo innato rapporto con la terra e le tradizioni, insieme alla continua ricerca e ispirazione dei maestri ceramisti lo portano a sviluppare uno stile in cui si ritrovano elementi figurativi, espressivi derivanti dalle avanguardie storiche e dal realismo italiano.
La musica per Lusso è fonte di ispirazione, presente in molti quadri è lo spartito dei segni, come nella serie “Sinfonie” che richiamano l'appellativo che Toscanini diede alla meravigliosa Piazza Ducale.
Dalle prime opere figurative che tanto devono all'influenza di Modigliani, si giunge al segno-alfabetico, dove la realtà si scompone nei tre segni. Come nell'opera di Capogrossi c'è un passaggio dal figurativo al segno materiale, così nelle ultime opere di Lusso il segno diventa ora materico, illuminato e prepotente ora evanescente, fragile e disegnato, si impone come unico elemento della rappresentazione.
Negli anni '80 giunge alla consapevolezza artistica con tre simboli, a cui attribuisce i significati di Madre – terra, Vita come ciclo vitale, continuità e Conoscenza, sapere.
Per le ceramiche utilizza la terra rossa tipica di Albissola e attraverso il fuoco avviene la trasformazione di forme libere, le Ipersfere mostrano in tutta la loro bellezza le stratificazioni di materia e di colore.
La mostra ha ottenuto i patrocini dell'Amministrazione comunale di Vigevano e di Albissola Marina, dell'Associazione Rete Cultura di Vigevano, della Fondazione Culturale Cento Fiori di Savona, del Circolo degli Artisti Albisola.
Si ringrazia per il contributo la Fondazione Piacenza Vigevano.
Prenotazioni e info per i laboratori
3493132370