La Giornata Internazionale dei Musei è dedicata quest’anno al benessere, con particolare attenzione all’importanza della salute mentale e alla sostenibilità con un focus sull’ambiente.
Il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina è un luogo prezioso, perché si è preso cura dei reperti che nel tempo sono stati rinvenuti nei territori circostanti, restaurandoli, studiandoli e restituendoli alla fruizione pubblica.
Tra questi figurano dei dadi e degli astragali, oggetti che raccontano la presenza del gioco nella vita della quotidianità romana, secondo modalità che si riscontrano anche oggi e che mettono in luce quanto l’uomo non sia solo “sapiens” ma anche “ludens”, che il gioco sia essenziale alla sua vita.
Ogni cosa viene giocata, anche la cultura ha nelle origini il carattere di un gioco, perché il gioco costruisce senso. Legato alla libertà, al destino, al divertimento, il gioco ha anche dei risvolti più oscuri, come la dipendenza.
Così, per parlare di benessere e salute mentale, il museo organizza un approfondimento sul tema del gioco nell’antichità, partendo dall’osservazione reperti conservati in museo insieme a Giovanna Brambilla per aprire poi a una conversazione sul gioco tra incanto, necessità e rischio, condotto da Emanuele Amato, psicoterapeuta e psichiatra, che inviterà a condividere i propri punti di vista, passando dall’osservazione di un oggetto al racconto e all’ascolto delle riflessioni personali, mettendo lo stare bene al centro della giornata.