Le trasformazioni passano anche sotto la lente del giallo: un genere narrativo che negli ultimi decenni ha dimostrato di essere un valido strumento di analisi della nostra società.
Nell’ambito del Festival delle trasformazioni, il 21 ottobre nelle sale conferenze del Museo Leonardiana, aperte per la prima volta per un incontro letterario, si svolgerà una Tavola rotonda che si annuncia assai interessante (e da brivido!): protagonisti i giurati del Premio La Provincia in giallo, organizzato dal Rotary Club Cairoli con il coordinamento di Bianca Garavelli e il prezioso contributo di ILPRA s. p. a., giunto nel 2017 alla sesta edizione.
Il premio è riservato ai romanzi e raccolte di racconti giallo-noir editi, ambientati nella provincia italiana. Quindi Giuseppe Lippi, Andrea Maggi e Flavio Santi, che sono la giuria del Premio, possono parlare con assoluta competenza delle trasformazioni della provincia e delle città di medie dimensioni (la middle town che è il tema centrale di questa prima edizione del Festival).
Vediamo più da vicino chi sono.
Giuseppe Lippi, dal 1989 curatore della celebre collana “Urania” di Mondadori, è un grande studioso di letteratura fantastica, soprattutto anglosassone, e ha recentemente curato l’importante volume Tutti i racconti di Howard P. Lovecraft per Mondadori; su Urania ha pubblicato nel 2015 Il futuro alla gola. Una storia di Urania dagli anni Cinquanta al XXI secolo per Profondo Rosso e per Le Mani 2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato. Dal suo speciale punto di vista, ci parlerà del «Thriller che viene da lontano. La fantascienza in provincia».
Andrea Maggi, che vive a Cordenons (Pordenone), è diventato famoso per aver creato un investigatore dell’Atene del tempo di Pericle, Apollofane, esordendo con Morte all’Acropoli nel 2014, e pubblicando nel 2015 Il sigillo di Polidoro con lo stesso protagonista. Quest’anno, per Garzanti come i precedenti, ha dato vita a un incalzante thriller ambientato nella provincia del Nord-Est, nel mondo della scuola (comincia con l’omicidio di un bidello), Niente tranne il nome, un romanzo potente per tensione, personaggi e temi. Da quest’anno la sua notorietà è molto aumentata, perché nella docu-fiction “Il collegio”, in questi giorni in onda su Rai 2, interpreta il Professore di Lettere.
Flavio Santi, noto poeta (anche in friulano) e traduttore, ha da poco creato l’ispettore Drago Furlan, che indaga su fatti di sangue in Friuli in due romanzi: La primavera tarda ad arrivare e L’estate non perdona (Mondadori, 2017).
Acura di
Rotary Club Cairoli
Associazione Culturale Il Circolo
La Stanza di Linda
Partecipanti:
Giuseppe Lippi
Andrea Maggi
Flavio Santi
Conduce Bianca Garavelli
Letture sceniche: Valentina Summa e Gian Marco Marenghi
Ore 16.00