Il Rumore della Memoria
Shoah: parole e visione per ricordare
UN EBREO A VIGEVANO
monologo del professor Luigi Fusani
La significativa vicenda di Leon Rudich, medico
Leon Rudich, anto in Romanica nel 1905 da famiglia di origine ebrea, nel 1925 si trasferisce a Pavia dove si laurea in Medicina e nel 1932, ottenuta la cittadinanza Italiana, si stabilisce a Vigevano.
In seguito all'introduzione nel 1938 delle leggi razziali sasciste "in difesa della razza italiana" viene privato della nazionalità italiana e dichiarato apolide insieme alla moglie Lucia Guastalla.
Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale viene inviato al confine a Nereto, in Abruzzo, e al suo ritorno si trova impossibilitato a svolgere la professione per effetto delle disposisizone delle leggi razziali. Inizia quindi l'attività di manovale prima, e operaio poi in una ditta che produceva articoli di legno.
Dopo l'8 settembre 1943 deve tenersi nascosto nei boschi del Ticino per timore di essere deportato in Germania, aiutato in queste circostanze da persone amiche. Decide di trasferirsi con la famiglia in Svizzera dove rimane sino alla Liberazione dell'Italia dal nazifascismo.
Al rientro a Vigevano deve ricominciare d'accapo e lo farà con la sua tenacia e con il suo amore per la professione.
Muore all'età di 83 anni nella notte tra il 9 e il 10 settembre 1988 rimpianto dalla popolazione vigevanese che l'aveva affettuosamente battezzato "al dutur russ". Rudich era, infatti, rosso di capielli.
Ore 21.00
INGRESSO LIBERO