In occasione della rassegna
IL RUMORE DELLA MEMORIA
Shoah: parole e visioni per ricordare…
VOLTI NEL LAGER
Ritratti eseguiti nel 1944 a Fossoli e Bolzano da Armando Maltagliati e Lodovico Belgiojoso
A cura di ANED Provinciale e ANPI Vigevano
I testi qui presentati sono contenuti nel catalogo della mostra “Volti dai lager. Ritratti eseguiti nel 1944” (ANED, Milano, 2019)
LA PREZIOSA EREDITÀ DI UN UOMO CONTROVERSO
CHI ERA ARMANDO MALTAGLIATI, L’AUTORE DELLA MAGGIORANZA DI QUESTI RITRATTI
Vengono presentati per la prima volta al pubblico in questa occasione eccezionali disegni e ritratti realizzati da Armando Maltagliati nei Lager delle SS di Fossoli di Carpi (in provincia di Modena) e di Bolzano.
Accanto ad essi anche due disegni altrettanto inediti di Lodovico Barbiano di Belgiojoso dedicati allo stesso Maltagliati.
A Fossoli e a Bolzano l’autore della maggior parte di questi ritratti non era un prigioniero qualunque. Le SS lo avevano scelto come capocampo, e cioè come il prigioniero incaricato di assicurare l’ordinato sviluppo delle attività del Lager, il punto di contatto tra il mondo dei reclusi e quello delle guardie naziste.
Il capocampo si avvaleva a sua volta della collaborazione dei capi-baracca, che venivano eletti dagli stessi prigionieri. Il capo-baracca era responsabile degli appelli quotidiani, attraverso i quali mattina e sera i nazisti si assicuravano quotidianamente che i conti tornassero, che nessuno fosse evaso, che tutto filasse come previsto. Niente a che vedere con i kapo dei Lager del Reich: nei due campi italiani gli eletti non erano responsabili della disciplina, né tanto meno infliggevano personalmente punizioni corporali. Questi erano compiti che le SS si riservavano in esclusiva. Responsabile della disciplina, amministrata con violenza e talora anche con spirito omicida, era il vicecomandante Hans Haage, di cui tutti i deportati – più a Bolzano che a Fossoli, in verità – ricordano il sadismo e la violenza.
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