“Per parlare della follia ci vuole un poeta.
Per raccontare il tempo perduto e ci vuole uno storico.
Giorgio Boatti è tutte e due le cose e lo dimostra in questo straordinario romanzo dove tutto è vero
Cristina De Stefano.
Bruno vive in un piccolo borgo dal quale se ne va presto per studiare in seminario. Purtroppo la follia ha un tocco veloce e senza fare rumore voci bussano a centinaia ed entrano nella testa di Bruno.
Per lui e per tutti quelli come lui la malattia mentale dura per sempre, nel suo caso mezzo secolo di vecchi manicomi e psichiatrie riformate dai venti basagliani; centri di igiene mentale e abissali solitudini domestiche; tregue e improvvisi precipizi.
Ma anche mezzo secolo d’Italia, perché Bruno è figlio del suo tempo, e il suo tempo è quello densissimo del Secolo Breve: e così insieme alla storia di Bruno corre anche la Storia di questo nostro Paese.
Giorgio Boatti è nato in Lomellina, al confine tra Lombardia e Piemonte.
Giornalista e scrittore, ha lavorato in diverse città. Ora vive a Torre d’Isola, nel parco del Ticino, in una vecchia cascina accanto al fiume.
Esperto di servizi segreti e intelligence è autore di numerosi libri su vicende italiane. Da Mondadori, “La terra trema. Messina 28 dicembre 1908” e “Bolidi.
Quando gli italiani incontrarono le prime automobili”. Da Einaudi, “Piazza Fontana. 12 dicembre 1969: il giorno dell’innocenza perduta” e “Preferirei di no. Le storie dei dodici professori che si opposero a Mussolini”.
Negli Oscar Mondadori verrà ripubblicato anche il suo “Sulle strade del silenzio. Viaggio per monasteri d’Italia e spaesati dintorni”.
Ingresso libero