Può esistere una poetica del Lockdown?
Con questa domanda, il Gruppo Parole a Manovella si ripresenta al pubblico in questo 2020 strano e anomalo.
Dalle prove in video chat, al tempo da riempire leggendo e suonando, dalla voglia di rivedersi e dal fastidio misto a rassicurazione di case sigillate, nasce “Atomi Urbani 3.0”, un reading pensato per il Festival delle Trasformazioni di Rete Cultura Vigevano.
La formula del gruppo è rimasta la stessa : parole e musica che si rincorrono, scontrano e ritrovano. A cambiare, a volte, sono i ruoli e sicuramente la consapevolezza delle vicinanze e delle distanze.
E allora il rapporto tra vicini di casa diventa una guerra di decibel ottimamente descritta da Chuck Palahniuk, la condivisione dell’esperienza della pandemia ricorda la notte del grande passo per l’umanità raccontato da Paolo Roversi e la voglia di vicinanza furtiva si incarna nel pop de Lo Stato Sociale.
In un susseguirsi di ninne nanne, dondolii musicali e danze firmate dal compositore ungherese Bela Bartok e dalla band più originale del rock inglese, i Radiohead, i 6 volti di Parole a Manovella (Tatiana Clerici Eleonora Cattaneo Marco Aluzzi Antonello Ferrari Massimiliano Di Landro Nadia Cartocci Riccardo Bernardelli) esplorano le emozioni del Lockdown e le propongono al pubblico reale e virtuale.
“Atomi Urbani 3.0 : rumori, vicinanze forzate e condivisioni” vi attende sabato 26 settembre 2020 alle 21 nel cortile di Palazzo Merula a Vigevano, nel rispetto delle normative anti-Covid.