Un romanzo avvincente, narrato in prima persona dal giovane protagonista, con un linguaggio spiccio e gergale, irradiato da un’ironia non comune. La tensione sale pagina dopo pagina, portando alla luce verità ed eccessi inconfessabili e un amore clandestino, quanto irrinunciabile: un susseguirsi di eventi, che solo il finale scioglierà, con una decisione che sembra non concedere alternative. Proprio come spesso si sente dire: “a mali estremi…”.
Riccardo E. Grassi è nato a Magenta nel 1961. Esordisce con il racconto lungo Pepp Scalmàna, scritto interamente in dialetto, che gli vale la targa d’argento del Circolo Filologico Milanese, 1990.
Ha pubblicato Lunario di provincia, ExCogita Editore, 2009, che si aggiudica il primo premio al Concorso Nazionale Osservatorio, promosso da Regione Puglia e Comune di Bari, ed è finalista al Premio Città di Recco.
Seguono i romanzi L’uomo nel confessionale, Infinito Edizini, 2013 e Il fruscio lieve della gioia, Infinito Edizioni, 2016.
L’autore alterna l’attività di libero professionista alla saggistica. Per Manni Editori ha esplorato il tema dell’abitare e dell’architettura con due testi. Collabora con il magazine digitale Folderonline scrivendo, a suo modo, di case, design e architettura.