In occasione della rassegna
IL RUMORE DELLA MEMORIA
Shoah: parole e visioni per ricordare…
Il delirio della razza pura:
IL PROGETTO LEBENSBORN
con Caterina Cotta Ramusino
Quando si parla di nazismo, le prime cose che vengono alla mente sono, ovviamente, i campi di concentramento, lo sterminio di ebrei, zingari, slavi e disabili, e altri aspetti terribili di quell’oscuro periodo storico. Ci sono però lati meno conosciuti del regime, all’apparenza meno violenti, che confermano quanto profondo fosse il buio di quegli anni.
‘Lebensborn’ significa ‘sorgente di vita’, termine che fa pensare a qualcosa di positivo. In realtà, durante gli anni del nazismo, il ‘programma lebensborn’ doveva servire ad incrementare le nascite di bambini, anche da donne non sposate, purché fossero di “pura razza” ariana, garantendo alle madri l’anonimato, oltre che un ambiente protetto e confortevole durante la gravidanza, e un’assistenza di prim’ordine durante il parto. L’organizzazione poi decideva se consentire alla madre di tenere il bambino, o se darlo in adozione.
A cura dell’Associazione Cultura delle Genti Lucane