Il Rumore della Memoria
Shoah: parole e visioni per ricordare…
Spettacolo teatrale di E.Crosio
È notte. Al blocco 10 c’è chi dorme e chi si lamenta, chi ricorda i propri cari da cui è stato separato e li rivede come in un acquario…come in certe scene di sogni…, c’è chi ripensa al passato e chi ha gli incubi, grida e sveglia i vicini. Edith impazzita, dilaniata dalla disperazione, continua a chiamare la madre e la sorellina. A volte, prima, di notte, nonostante i divieti, usciva per incontrarle, ma una sera è tornata sconvolta. Le compagne la consolano, cercano di capire che cosa è successo dalle sue frasi smozzicate… ma in quel luogo niente ha senso. Fuori si sentono i latrati dei cani e quelli degli aguzzini che, nel comandare, sembrano dar vento ad una rabbia di secoli…
Questo il contenuto del testo che Il Grillo presenta quest’anno per celebrare la Giornata della Memoria e ricordare la Shoah dei ragazzi e dei bambini che Himmler “non si sentì autorizzato a lasciar crescere, perché sarebbero diventati dei vendicatori” dei persecutori nazisti. Un milione nei campi, un numero incalcolabile all’interno dei ghetti in cui fame e sovraffollamento provocarono l’insorgere di malattie epidemiche.
Questo il contenuto del testo che Il Grillo presenta quest’anno per celebrare la Giornata della Memoria e ricordare la Shoah dei ragazzi e dei bambini che Himmler “non si sentì autorizzato a lasciar crescere, perché sarebbero diventati dei vendicatori” dei persecutori nazisti. Un milione nei campi, un numero incalcolabile all’interno dei ghetti in cui fame e sovraffollamento provocarono l’insorgere di malattie epidemiche.
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Biglietto di ingresso euro 5, perché tutti possano vedere e non dimenticare, perché intere famiglie possano affluire a teatro e poi possano spiegare ai figli la follia perpetrata. Il regime nazista inizialmente voleva liberarsi degli ebrei favorendone l’espatrio in altri Paesi. Ma quando alcune nazioni chiusero le loro frontiere, decise di sterminarli. E fu presa la decisione della “soluzione finale” alla Conferenza di Wannsee. E i giovani che interpretano “La luce della memoria” hanno voci che non bisogna mai smettere di udire. Sono le voci della coscienza di chi ha sofferto nell’indifferenza totale in cui la tragedia dell’Olocausto si è svolta. Ed occorre l’impegno di tutti per ricordare la Shoah e l’instancabile lotta contro l’odio e l’intolleranza. Meglio non sottovalutarli mai come dice la poetessa Wislawa Szymborska: “Guardate come sempre è efficiente, come si mantiene in forma nel nostro secolo l’odio. Lo dicono cieco. Cieco? Ha la vista acuta di un cecchino.”
Biglietto di ingresso euro 5, perché tutti possano vedere e non dimenticare, perché intere famiglie possano affluire a teatro e poi possano spiegare ai figli la follia perpetrata. Il regime nazista inizialmente voleva liberarsi degli ebrei favorendone l’espatrio in altri Paesi. Ma quando alcune nazioni chiusero le loro frontiere, decise di sterminarli. E fu presa la decisione della “soluzione finale” alla Conferenza di Wannsee. E i giovani che interpretano “La luce della memoria” hanno voci che non bisogna mai smettere di udire. Sono le voci della coscienza di chi ha sofferto nell’indifferenza totale in cui la tragedia dell’Olocausto si è svolta. Ed occorre l’impegno di tutti per ricordare la Shoah e l’instancabile lotta contro l’odio e l’intolleranza. Meglio non sottovalutarli mai come dice la poetessa Wislawa Szymborska: “Guardate come sempre è efficiente, come si mantiene in forma nel nostro secolo l’odio. Lo dicono cieco. Cieco? Ha la vista acuta di un cecchino.”
Ai Vigevanesi diciamo che, per capire meglio, per dare ragioni al cuore, portino i loro ragazzi a vedere “La luce della memoria” per comprendere che il passato è fondamentale se si vuole leggere il presente.
L’evento fa parte del ciclo di incontri “Il rumore della memoria” promosso da ReteCultura
L’evento fa parte del ciclo di incontri “Il rumore della memoria” promosso da ReteCultura