Ventotto artisti cinesi tra pittori, fotografi e scultori, sono stati invitati da AR.CO. Associazione culturale su suggerimento di Yang Xiang, socia e artista a sua volta, che esporrà nella stessa collettiva.
Rete Cultura Vigevano ha contribuito alla creazione dell'evento.
Come scrive Alba Dhyana nell'introduzione al catalogo:
“La diversità culturale è una ricchezza inestimabile e confrontare i propri valori con altre realtà è un’esperienza di profondo arricchimento. La globalizzazione crea inevitabilmente forme ibride di civiltà.
La Cina ha riconosciuto la razionalità e la tecnologia occidentale e nel contempo l’Occidente non potrà rimanere indifferente agli sviluppi del pensiero cinese, a partire dal quale occorre una riflessione profonda sulla propria identità culturale e l’incontro con gli altri climi intellettuali.
Il filosofo e sinologo F. Jullien si esprime così esplorando il pensiero culturale-artistico cinese “ La Cina ci permette di prendere le distanze dal pensiero da cui proveniamo e di rompere con le sue filiazioni”.
Nella stesura di queste note si vuol dare accoglimento a spazi di lettura visiva e modalità espressive del mondo dell’arte cinese, che solo con la morte di Mao ha ritrovato nuova linfa, abbandonando parzialmente temi socio-politici ed abbracciando inusitate forme di modernità, con caratteri sia occidentali sia cinesi. Gli artisti sono tornati ad essere personalità influenti e si sono dedicati alle attività più varie, comprese forme artistiche più occidentali come la fotografia e le video-installazioni. Attualmente l’aggettivo migliore per descrivere il panorama artistico cinese contemporaneo è “fluido”. Di conseguenza, cercare di ascrivere questi artisti in contorni definiti è, oltre che complesso, fuorviante.
Parallelismo emerso come casualità, ma non così estraneo al mondo dei simbolismi e alle loro antiche ed esoteriche radici, è la rappresentazione dello stemma Visconteo sul portone di accesso alla Strada Sotterranea del Castello Sforzesco che vede il “ biscione”, un drago dalla forma di serpente attorcigliato, stringere fra le fauci un saraceno. Durante la mostra farà da nume tutelare degli artisti che vi espongono ed è inevitabile percorrere l’analogia con il dragone cinese, simbolo imperiale per eccellenza e dei cinesi stessi, che si autodefiniscono “discendenti del drago”. Rappresenta il principio maschile Yang dell’ordine cosmico, la creatività, il dinamismo e le forze che muovono gli eventi.
Non è quindi così strano che forme artistiche e culturali nate agli opposti geografici confermino che l’integrazione e la reciprocità portano verso un’unica direzione di crescita intellettuale e sociale.”
VERNISSAGE: venerdì 12 maggio – ore18,00
ARTISTI PARTECIPANTI: 29
WANG YING CHUN – HONG FAN – GUO GUIJUN – LI GENG – CHEN HEJIE-WANG HUA – ZENG HONGJIE – CHEN HUOHUO – ZHU HONGYAN – SHAO HUA -XING JIN – PAN JIE – ZHU LEI – ZHOU LINLING – HUAMANJUN- LIU TINGTING – WU XIALIANG – ZHANGXIAYU – YU XIN – BIAN YIYUE- LI XINNUO – DINGYUE – HU YAOXI – XIANG YANG – YUJI – ZHU YAOHAI -QIAOLI WANG – LIANG ZI – ZHOU ZHOU