SENSIBILITA’ GEOMETRICHE
Cinque artisti contemporanei della Permanente
Mostra a cura di Edoardo Maffeo
Da alcuni anni per i Musei Civici di Vigevano è divenuta ormai una piacevole consuetudine organizzare
mostre d’arte di assoluto valore che vedono coinvolti artisti e soci della Società per le Belle Arti ed
Esposizione Permanente di Milano, per tutti “La Permanente”
Infatti, anche quest’anno la Seconda scuderia del Castello Sforzesco ospita
“SENSIBILITA’ GEOMETRICHE –
Cinque artisti contemporanei della Permanente”, che vede esposte opere di cinque artisti soci della prestigiosa
società artistica milanese tra i quali il vigevanese Vincenzo Pellitta.
Geometria e arte: una storia lunga quasi quanto quella dell’uomo.
Sbaglia di grosso chi pensa che la
pittura geometrica rappresenti solo uno degli esiti (o l’aberrazione evolutiva secondo taluni)
dell'esplosione astrattista d'
inizio Novecento quando artisti di diversa personalità ed estrazione
dichiararono guerra alla dittatura del figurativo, affermando la totale indipendenza e autonomia del
quadro; quando Kandinskij poteva permettersi di paragonare «il contatto dell'angolo acuto di un
triangolo con un cerchio» al contatto «dell'indice di Dio con quello di Adamo in Michelangelo»; quando
«il quadro cessò di essere quadro, e divenne pittura, oggetto», come aveva scritto Rodcenko nel 1921
o quando Kazimir Malevič, l’anno precedente, annunciava di voler «costruire le forme a partire dal
nulla».
Tutti i movimenti d’avanguardia dello scorso secolo hanno utilizzato, beninteso ognuno con la propria
specifica cifra e declinazione, le forme geometriche nel tentativo di distanziarsi dal puramente emotivo,
dare armonia e ritmo all’opera o con intenti simbolici.
Ed oggi? Beh, l’attenzione degli artisti per l’astrattismo geometrico non si è certo esaurita: le figure
geometriche nell’arte contemporanea sono tornate prepotentemente, complice anche un certo gusto
d’ispirazione minimalista.
Quelle forme astratte sono all’origine di un linguaggio a noi familiare che, a partire dai primi esperimenti
dei mass-media degli anni ’50 e giungendo all’estetica del pixel informatico, ha costruito e costituisce
gran parte dell’approccio visivo contemporaneo.
Siamo stati tutti educati da queste forme, quasi senza saperlo.
Gli artisti presenti in mostra sono: Matteo CANNATA, Carmine CAPUTO DI ROCCANUOVA,
Carlo CATIRI, Vincenzo PELLITTA, Luigi ROSSANIGO.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Guado Edizioni.