Vincenzo Pellitta – forma e materia

Vincenzo Pellitta, originario di Rotondella (Matera),

arriva nel pavese all’inizio degli anni ’60, dopo gli studi artistici,

negli anni ’90 trova la sua giusta dimensione espressiva nell’utilizzo di materiali metallici:

il medium privilegiato diventa la lastra di acciaio o di alluminio recuperata dalla produzione industriale di serie.

Lamine ritagliate da trance meccaniche o punzonatrici meccaniche computerizzate con sagome predefinite e ripetute su cui Pellitta interviene applicandole a sfondi monocromi, prima grigio o neri, poi colorati a tinte sature e vivaci: ne derivano giochi in alternanza di pieni e vuoti, composizioni rigorose, ritmi sobri ed equilibrati che abbinano forme diverse o moltiplicano forme identiche.

Negli anni 2000 inizia ad operare direttamente sulla lastra tagliata a laser secondo disegni di sua invenzione e, incollando sullo sfondo pellicole specchianti, indagando sul tema specchio-luce.