L’abside a semi-cerchio, in laterizio rosso, presenta le tipiche finestre-feritoie realizzate secondo le regole costruttive dello stile dell’epoca: aperture lunghe e strette che si allargano nello spessore della muratura, verso l’interno.
L’ elegante campanile si eleva nel fianco sinistro, ricostruito dopo essere stato raso al suolo nel 1253 dalle milizie milanesi.
Sulla parete destra del presbiterio e su parte del muro absidale vi è un gruppo di tre affreschi. Sono di fattura popolare e portano la firma del loro autore: Joannes de Mediolano.
Sant’Antonio Abate, riconoscibile dal maialino che gli sta ai piedi, il Battesimo di Gesù e la Madonna in trono, con ai lati Sant’Albino, Sant’Agostino e San Giacomo. Nella figura inginocchiata del dipinto gli studiosi hanno voluto vedere il ritratto del committente, del quale non è rimasto il nome, ma lo stemma del casato. La cornice che racchiude i dipinti porta impresso più volte tale stemma, simile a quello della famiglia Maletta. Sotto il trittico di Giovanni da Milano è visibile un affresco di autore ignoto, che raffigura San Lorenzo, attribuito al sec. XV.