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Vigevano

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Storie di Lomellina

Chiesa Madonna della Neve – Vigevano

Eretta tra il 1559 e il 1606 per volere della Confraternita della Morte nel luogo dove sembra esistesse un tempio Romano dedicato al culto della Dea Venere e della quattrocentesca chiesa di S. Maria dei Pesci. Il nome Santa Maria dei Pesci non è un caso, infatti in questo luogo vi era un piccolo mercato ove i pescatori del Ticino vendevano quello che pescavano.

L’edificio, come già detto in precedenza venne edificato per volere della Confraternita della Morte, ossia persone che permettevano una degna sepoltura a coloro che erano poveri o privi di parenti una volta deceduti. Sul lato destro della chiesa si eleva l’alto campanile, con torretta campanaria in stile barocco.

L’interno è a navata unica… l’altare maggiore venne rifatto nel 1728 con una nuova icona mentre la vecchia icona ereditata dall’antica chiesa di Santa Maria dei Pesci, la Madonna del Gatto (che avrebbe ispirato Leonardo da Vinci nell’omonima opera), venne spostata a lato dell’altare; sempre nel 1728 l’interno venne addobbato di affreschi: gli unici giunti a noi sono quelli della volta.

Nel 1880 il pittore Garberini affrescava con l’immagine della Madonna il timpano esterno e l’edicola posta sul muro sinistro della chiesa. Il sagrato, con acciottolato in pietre policrome disegnanti stelle e losanghe, è delimitato da una balaustra in granito; alcune storie, vogliono che proprio davanti a questa chiesa, fosse posizionata la famosa statua di S. Giovanni Nepomuceno (opera del XVIII sec.) ora visibile in Piazza Ducale, protettore dei pescatori, che un tempo qui vendevano il pesce pescato nel Ticino.

Rubrica curata da Simone Tabarini di storiedellalomellina.altervista.org

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