Curiosa è la storia della Beata Caterina Nai Savina…nata a Gambolò attorno alla fine del 1400, faceva parte di una famiglia borghese. Ma come ben si sa a quel tempo le figlie femmine o si sposavano con un signorotto locale, oppure dovevano dare i voti ed entrare in convento.
E così fece Caterina; entrò a far parte dell’ordine delle domenicane, discepole del Beato Matteo Carreri. Il convento femminile, sorgeva nell’attuale Castello di Vigevano, mentre le funzioni liturgiche, si svolgevano presso la Chiesa di San Pietro Martire, appena fuori dalle mura.
Si dice, che un giorno, durante una funzione, Caterina Nai Savina, cadde a terra, accecata da una visione… un’estasi… Da quel momento, la ragazza ebbe una devozione assoluta verso un crocifisso posto proprio nella Chiesa di San Pietro Martire…
Si narra, che fosse talmente devota, che passava intere giornate davanti a questa croce. Così che un giorno, la superiora, stufa di veder la ragazza in ginocchio in chiesa, la rinchiuse dentro ad una stanza del convento… Ma come se potesse attraversare i muri, Caterina riapparve davanti al crocifisso! Come aveva fatto? Per ben altre tre volte venne rinchiusa con addirittura delle guardie davanti alle porte e alle finestre… Eppure, la ragazza riusciva a “sparire” e comparire in chiesa! Paranormale? No… semplice fortuna… La ragazza infatti veniva rinchiusa in una stanza con una botola nascosta, che portava dal convento alla Chiesa! Ecco, che durante le sue estasi, riusciva a scappare e raggiungere il luogo ove poteva pregare.
Nel 1516, Caterina Nai Savina, viene uccisa da un uomo che voleva rapinarla… E qui, raggiunse la beatitudine… E’ noto infatti, che durante i suoi funerali, la gente accorse in massa a vedere la futura beata, tanto che fu difficile seppellirla nella Chiesa di San Pietro Martire (ove ancora oggi è sepolta), alcuni dei fedeli, strappavano i pezzi della veste della ragazza, altri i capelli… Ed ecco che da oggi conoscete la storia di una Beata nata a Gambolò e vissuta a Vigevano… Ma non una qualunque… Una beata in grado di attraversare le pareti!
Rubrica curata da Simone Tabarini di storiedellalomellina.altervista.org