Parecchie volte l’avrete attraversato… E’ per questo che mi sembra giusto raccontare la storia del ponte di barche di Bereguardo.
La tecnica utilizzata per costruire questo passaggio sul fiume è antichissima, basti pensare che Greci, Persiani e Romani utilizzarono ponte di barche per attraversare fiumi e mari… Ma il ponte di Bereguardo, venne creato nel 1374 dai Visconti..
Inizialmente fu costruito per permettere ai nobili di attraversare il Ticino e raggiungere facilmente la Lomellina, ove vi era una gran quantità di foreste ricche di selvaggina. Nel 1378, venne riedificato e ai due capi vennero posizionate delle torrette di guardia. Nel 1449 gli Sforza, sui resti del ponte precedente, crearono un ponte più stabile e definitivamente utilizzato per il passaggio di persone e carri.
Le barche erano in legno ed erano ancorate sul fiume da pesi posti sotto il corso. Nel 1913, le chiatte in legno, vennero sostituite con quelle in cemento. Oggi, il ponte è stato più volte rimaneggiato, e le chiatte sostituite, ma conserva ancora il suo fascino.
A causa del fiume sempre più in secca, le barche non poggiano quasi più sul corso d’acqua, ma su i ghiaioni, e questo rende sempre più difficoltosa la manutenzione del ponte. Una curiosità, da non dimenticare è come questo passaggio sul Ticino sia divenuto famoso anche nel cinema… Nel “Maestro di Vigevano” vi è il ponte… nel 1979, vennero girate alcune scene di “Mani di Velluto”… e nel 1980 grazie a “il Bisbetico Domato” apparve nella pellicola…
Rubrica curata da Simone Tabarini di storiedellalomellina.altervista.org