In medio stat virtus, dicevano i latini. E forse dovremmo imparare a dirlo, e crederlo, anche noi. Da anni sento dire che «a Vigevano non si fa mai niente», criticando l’offerta di svago e divertimento proposta dalla città. Poi, ogni qual volta si organizzi qualcosa ecco i “bastian cuntrari” che si lamentano per il rumore, per la folla di gente, per la location e così via.
Due anni fa, per esempio, qualcuno non aveva gradito la musica (registrata), forse nemmeno l’esibizione dei ballerini swing sotto casa, e lanciò acqua dalla finestra sulla strada finendo per bagnare i clienti del bar che aveva organizzato l’evento. Una scena simile, ma per fortuna senza gavettoni, è successa poche settimane fa in occasione della “Festa della musica” quando una signora si è sporta dalla finestra, poco prima delle 23, urlando “Basta!” rivolgendosi ai musicisti che si stavano esibendo in via del Popolo.
E venerdì qualcuno ha chiamato la cavalleria per far interrompere il concerto live che una band stava proponendo in corso Vittorio Emanuele II. Anche in questo caso erano da poco passate le 22. Non mancano poi le lamentele per gli schiamazzi dei frequentatori della movida del mercato coperto, per i ragazzi che ascoltano la musica a palla con le casse wireless in Piazza Martiri per la Liberazione e, chi ha memoria ricorderà, più di un locale si è visto arrivare l’Arpa allertata dai vicini, «perché la musica è troppo alta».
Quindi mi chiedo: vogliamo una città che alle 22 abbia i locali chiusi, le luci spente, la televisione accesa, a casa, con il volume al minimo e nessuno in giro, o vogliamo una città viva, che offra momenti di svago, divertimento, di musica e intrattenimento?
In medio stat virtus, dicevano i latini. Allora forse, dovremmo essere capaci di accettare che fino ad una certa ora, per esempio fino alle 24 e magari solo nel weekend, ci sia un po’ di musica, un po’ di gioventù per strada e che i locali possano lavorare. E dopo le 24, per buona pace di chi ha diritto ad un po’ di pace e tranquillità si spengono le luci, tacciono le voci e nel buio senti sussurrar “buonanotte Vigevano…”
