Si chiamavano “Segnatori” o “Segnona”, ed erano i medici di qualche tempo fa qui in Lomellina… Ebbene si, prima che la medicina moderna si affermasse con le sue pratiche farmacologiche e chirurgiche, la Lomellina possedeva i suoi medici “popolari”, che oggi chiameremmo volgarmente di Base…
Ma chi erano questi “Segnatori”?…. Erano guaritori tradizionali, che mediante disegno, applicato con la mano sulla persona da curare, cercavano in qualche modo di curare la patologia diagnosticata dallo stesso paziente… Ridicolo ai giorni nostri, in quanto è come se voi, decideste di farvi ricoverare e decidere anche voi la cura!!!!
Ma non solo, secondo questi personaggi, si doveva applicare una formula orale, conosciuta solo da loro, allegata proprio ad un segno sull’organo o l’arto da curare, e solo così si sarebbe guariti… Orecchioni, fuoco di Sant’Antonio, mal di testa… questi erano i malanni che curavano i nostri avi attraverso i “Segnatori”. Formule e simboli custodite rigorosamente, che solo pochi potevan conoscere.
Addirittura si narra che il “Segnatore o la Segnora”, lasciavan la loro eredità solo in rischio di morte oppure il 24 dicembre… in altri casi, esso o essa non avrebbe potuto istruir un futuro “medico”… Testimonianze di Segnatori, ci arrivano da Tromello, Garlasco, Vigevano e quasi tutte le città Lomelline… Persone che cercavan di curare malattie oggi conosciute come “semplici”, nel loro tempo quasi incurabili… Ma ciò che non vi andavo a dir è quello che state per leggere… I “segnatori” o la “Segnora”, sapevan anche contrastar il malocchio! Ebbene si, si narra che alcuni di essi presero in carico casi di “fatture” e malocchi, e attraverso i segni e le erbe medicinali, liberavano persone da questi “incantesimi”… E forse, questa è una parte della Lomellina che non conosciamo… Una parte che cerco di negare, in quanto sono Infermiere… e di guaritore serve poco, quando oramai la chimica e la medicina hanno permesso passi da giganti… Ma mi piace pensare a questi pionieri della nuova medicina…
Rubrica curata da Simone Tabarini di storiedellalomellina.altervista.org